La mobilità sostenibile

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lunedì 20 giugno 2011

anticipazioni sul piano industriale 2011-2015

FS: anticipazioni sul piano industriale 2011-2015. Scorporate merci e Grandi Stazioni, più estero


 Scorporo e razionalizzazione del settore merci; cessione del pacchetto di controllo ai privati di Grandi Stazioni; espansione all’estero e nel mercato europeo, sulla scia dei progetti già intrapresi. Sono queste le linee guida del piano industriale 2011-2015 del Gruppo Ferrovie dello Stato che l’amministratore delegato Moretti si appresta a presentare entro la prima settimana di marzo all’approvazione del Consiglio d’Amministrazione e di cui il quotidiano Finanza e Mercati fornisce le prime anticipazioni.
 La Divisione Cargo di Trenitalia (già oggetto finora di un importante processo di ristrutturazione, con razionalizzazione degli scali e concentrazione di attività) subirebbe un ulteriore processo di razionalizzazione (o verrebbe “smantellata”, come suggerisce il titolo del quotidiano), scorporata da Trenitalia e fusa con le altre società controllate del gruppo, e in particolare con la tedesca TX Logistik (che presenta i più alti indici di redditività), e poi eventualmente quotata. Sempre secondo le anticipazioni, il piano prevederebbe anche la cessione del pacchetto di controllo della società Grandi Stazioni, che – se attuata – potrebbe diventare una delle più importanti privatizzazioni di questi ultimi anni (il 40 per cento, comunque, è già in mano agli azionisti privati). Grandi Stazioni, società che controlla le 13 principali stazioni della rete, disporrebbe di un patrimonio di strutture completamente rinnovate e trasformate in grandi centri di attività commerciali e sviluppo di servizi; inoltre (particolare non da poco), la società potrebbe gestire, in una posizione di terzietà assoluta, l’ingresso di nuovi operatori ferroviari e la loro ricerca di spazi o di operatività in stazione. La questione dello scorporo dal Gruppo e della costituzione di una società autonoma è stata più volte richiamata anche per il ruolo di RFI, società di gestione dell’infrastruttura, per la quale – sempre secondo le anticipazioni del quotidiano – non è prevista invece alcuna novità nel piano industriale, perché ritenuta utile alle strategie del gruppo e perché rappresenta una linea che non è seguita in quasi nessun paese in Europa.
Le maggiori attenzioni del piano, comunque, dovrebbero essere dedicate alla valorizzazione dell’Alta Velocità e, soprattutto, ai progetti di espansione in Europa, proprio partendo dai brillanti risultati conseguiti nel segmento AV con meccanismi interamente di mercato. Finora, il Gruppo FS ha portato avanti numerose strategie di internaziolizzazione, culminate con l’acquisizione della società di trasporto locale Arriva Deutschland, nella partnership con il gruppo francese Veolia Transport, nei programmi di espansione in Romania e in altre iniziative. Ma gli obiettivi sembrano essere molto più ambiziosi e, in parte, sono stati forse anticipati nel corso della presentazione della società con Veolia, cioè acquisire all’estero imprese ferroviarie ancora più grandi di Arriva Deutschland e portare la concorrenza dell’alta velocità italiana sui grandi itinerari europei. Per tutti questi progetti ambiziosi, il Gruppo ha necessità di recuperare redditività e a questo servirebbero le cessioni di pacchetti di controllo e l’eventuale quotazione di società risanate nei loro bilanci e nella loro struttura. Il quotidiano accenna anche ad un progetto “per prendere in gestione diretta la ristorazione negli scali dove arriva l’alta velocità”: rappresenterebbe un’autentica novità, ma – così come descritta – rappresenta anche una prospettiva un po’ fumosa (probabilmente, l’interesse sarebbe casomai rivolto alla gestione delle attività commerciali).

domenica 19 giugno 2011

La giornata con il vento che cambia

E' di ieri  (18 giugno ndr)l'ultima discesa in piazza dei lavoratori (alcuni) chiamati ad agitare le bandiere per un" nuovo Fisco", qualcuno lo immagina come il fisco per l'estate. Noi crediamo che il nuovo fisco riguardi la politica ed il mondo del lavoro il sindacato.
Certo il prelievo tributario per il lavoro dipendente fa sì che le retribuzioni siano più o meno competitive (abbassando il potere di acquisto, elevando il prelievo contributivo), ma noi  ci saremmo aspettati che la manifestazione di CISL e UIL  di Ieri 18 giugno 2011 a Roma, avesse nel suo insieme avuto il richiamo generalizzato a TUTTI i lavoratori, per dare corpo ad una VERA richiesta da porre al governo.
Invece la  manifestazione è stata annunciata non si sa bene a chi e da chi. Negli impianti Piemontesi non una riga non una parola per organizzare i trasferimenti. Sa di piccolo cabotaggio perchè forse, oggi i lavoratori del gruppo FF SS piemontese avrebbero molto da esprimere ed allora forse, cautela vuole che siano taluni ad andare alla "MINIFESTAZIONE", magari acccompagnati dai più simpatici piuttosto che dai lavoratori.
Ma come è possibile non chiedere alla forza dei lavoratori di essere l'anima di una manifestazione nazionale?? Abbiamo seri problemi, l'organizzazione che si autoreferenzia ha il sapore di conservativo andato a male, non c'è futuro per le forze del lavoro se la contrattazione viene lasciata a lavoratori mercenari. Come può un lavoratore non più in produzione in azienda, rappresentare lavoratori di linea che soffrono le problematiche quotidiane sul lavoro, badate bene l'argomento non è circoscritto ad una sigla sindacale piuttosto che un'altra, come può un funzionario che non riesce ad informare, sollecitare, accalorare i lavoratori attivi, essere demandato a rappresentare i lavoratori, come si può essere coerenti inseguendo quello che altri propongono e non ascoltare gli iscritti?? 
Penso che un momento di riflessione sia dovuto, una giornata dedicata a lavori per costruire il futuro sindacale nei territori debba essere nuovamente attuata e condivisa tra tutti gli iscritti. Oppure NO se gli scopi sono altri, se l'anima sindacale ed il mondo del lavoro cambiano, creando sacche di illegalità.  Taluni sedicenti sindacalisti attuano cambiamenti a loro esclusivo piacimento, disfacendo di fatto le rappresentanze sindacali, unico organo di difficile di gestione, altri funzionari non sanno più bene quali siano le cose da fare e come fare, dimenticando persino come siano composte le strutture FF SS a loro  affidate in qualità di referenti, sbagliando in pieno a chi affidare il lavoro di rappresentanza che questi non riesce a presenziare o peggio ricattando chi vorrebbe esserci.
Un mondo  superficiale per come si conducono le azioni sindacali.
Abbiamo gettato la spugna, la RANA si è disfatta.
Abbiamo condotto le battaglie contro la politica del governo regionale precedente, distraendoci dalle battaglie da fare contro l'arrogante governo della società FF SS ed oggi nella situazione in cui i lavoratori di trenitalia piemontesi sono stati cacciati, nessuna sigla sindacale sarà in grado di dare risposte.
Ognuno per se è quello che si legge sulla bocca di tutti, rassegnazione e sconforto in chi non ha saputo o voluto leggere l'annuncio del piano industriale 2010. Imbelle inutilità nei lavoratori che credono che lo stipendio comunque sia loro dovuto e si crogiolano pensando di essere protetti ed intoccabili. O peggio, di tutti coloro che illusi dalla benedizione del fondo di accompagnamento, aspettano di essere posti in quiescenza anticipata. Spieghiamo bene a ciascuno cos' è l'uscita così proposta, persino qualche funzionario sogna l'uscita anticipata, tanto questi, tramuterà la sua posizione di funzionario sindacale distaccato in funzionario pensionato a tempo pieno e così, la CONSERVAZIONE DELLA SPECIE sarà garantita.
E dell' INNOVAZIONE COOPERATIVA lanciata per costruire l'alternativa al NON lavoro nulla si farà, a testimonianza abbiamo il fallimento del rilancio dell'evento del 28 ottobre 2010 che per nichilismo di qualcuno ed insofferenti mancate risposte, di fatto darà il via probabilmente al prodotto peggiore: L'allontanamento dal sodalizio sindacale dei lavoratori.
Il timore diffuso per  la mancaza di delega per il prossimo futuro è quanto si paventa, non saranno sufficienti le adesioni dei pensionati o dare vita alla rappresentatività per Legge.
Questo è lo scopo per rimanere così parte attiva un 'organizzazione sindacale che voglia stare con i lavoratori dovrà essere di parte, quella del lavoro dipendente, così come un ex nazionale ci ha precisato all'attivo, non è più sufficiente, e fare una minifestazione d'attacco con poche truppe non è mai la strategia vincente, un'azione priva di forza è solo dimostrativa di parte appunto.
Occorre una nuova idea per Torino e non solo.
Idea che a nessuno ancora oggi è venuta in mente e forse mai verrà. Buon Lavoro