La mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile

domenica 13 novembre 2011

Parigi come Palermo tutti sanno dovè,ma nessuno ci andrà.........in treno!

A Lione solo con treni francesi
Le Fs ti fanno passare da Milano

Da dicembre addio alle linee Artesia: il collegamento con convogli italiani obbligherà a un'odissea attraverso Lombardi e Svizzera per un totale di quasi undici ore

di MARIACHIARA GIACOSA DA DICEMBRE in Francia si va con i francesi. A meno che uno non abbia intenzione di prendersi un giorno di ferie per fare poco meno di 320 chilometri. Dal 12 dicembre infatti spariscono dall'orario ferroviario i treni veloci di Artesia, la società di Trenitalia e Ferrovie francesi, che si è sciolta alcuni mesi fa e che fino ad ora ha garantito tre collegamenti al giorno tra Torino e Lione. Sparirà anche il servizio di autobus messo in piedi da Piemonte e Rhone Alpes per ovviare ai disservizi provocati dai lavori degli ultimi anni sulla linea ferroviaria e alla soppressione di alcuni treni per problemi di omologazione.

L'unica soluzione made in Italy per passare le Alpi resterà un lunghissimo giro passando da Milano, dalla Svizzera, per poi scendere verso la Francia e Lione. Un esempio? Si può partire alle 8.30 da Porta Nuova, fare tappa a Milano Centrale, gironzolare per il nord ovest, passando ben tre confini, per poi approdare quasi 11 ore dopo in terra lionese. Se poi si parte alle sei di sera, possono servire addirittura tre treni e 14 ore e mezza di dondolio ferroviario prima di arrivare a destinazione. Insomma, un'odissea.

Si rassegnino i patriottici, per espatriare in carrozza sarà meglio affidarsi ai cugini d'oltralpe. Il servizio sarà presentato solo il 22 novembre, ma qualche anticipazione si sa già. Tre treni al giorno  -  mattino, ora di pranzo e tardo pomeriggio  -  partiranno da Milano per raggiungere Lione Saint Exupery, che è la stazione dell'aeroporto collegata
con la città con treni metropolitani e autobus. Durata del viaggio: tre ore e mezza. Fermate a Torino, Oulx e Bardonecchia, dove il treno potrà fermarsi perché si tratta di stazioni di confine. Ancora incerte, per decisione dell'Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari (lo stesso che ha stoppato per due volte Arenaways), le fermate a Novara e Vercelli. A gestire il servizio sarà la Svi, Servizio viaggiatori Italia, una società creata appositamente dalle Ferrovie francesi per sbarcare sul mercato italiano dopo la fine della partnership con Trenitalia. Fino a giugno sarà l'unica soluzione per mettere piede, via treno, in terra francese. Per l'estate dovrebbero invece arrivare i nuovi collegamenti giornalieri Torino-Lione annunciati a settembre dalla nuova società creata da Trenitalia e Veolia, il colosso francese della mobilità. Ma su questo ancora non ci sono dettagli.

Novità da dicembre anche per raggiungere Roma. Si allunga di 13 minuti il viaggio dei Frecciarossa tra Torino e la capitale e di 6 minuti quello in direzione contraria. Questione di spinta a parte, la causa dell'allungamento è la nuova fermata di Roma Tiburtina che "mangerà" oltre 10 minuti sul ruolino di marcia dei treni superveloci, ma offrirà la doppia opzione per chi deve muoversi all'interno di Roma. Passano poi da due a quattro i collegamenti ad alta velocità per Napoli, mentre rallenta il treno di metà mattina per Milano che da Frecciarossa diventa Frecciabianca, analogo ai vecchi intercity.

Brutti momenti davanti a palazzo Grazioli

12 novembre 2011
Brutti momenti davanti a palazzo Grazioli

Tira aria di smantellamento, eppure certi personaggi la loro boria non la perdono neanche quando è palese che this is the end. Non deve perciò sorprendere che il ministro Sacconi abbia reagito in maniera così sgarbata a chi gentilmente lo invitava al riposo casalingo:
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi al suo arrivo a Palazzo Grazioli per l’ufficio di presidenza del Pdl e’ stato accolto dalle urla “A casa a casa” di alcuni manifestanti. Sacconi ha risposto alzando il dito medio, mentre il ministro per le Pari Opportunita’ Mara Carfagna ha risposto al grido “Andate a casa” dicendo “Ci stiamo andando, cosi’ da domani sarete piu’ contenti”.
Anche le Carfagne due volte al giorno dicono qualcosa di giusto.