COMUNICATO STAMPA
dichiarazioni del Segretario Generale Luigi Simeone
Nel recente incontro col sindacato, il Gruppo FS per bocca del suo A.D., a proposito di Piano Industriale, ha gettato la maschera.
Dimenticando il ruolo del lavoro, in termini di aumento di produttività, di miglioramento dell’efficienza del Sistema FS e dei bilanci, ha concentrato tutto il progetto su un avvertimento: mancano 115 milioni di euro e se qualcuno non li pagherà, ci sarà abbandono del Sud, abbandono del traffico sulle direttrici Adriatica e Tirrenica, abbandono del merci, razionalizzazione del trasporto regionale.
Questa volta aggiunge, che si procederà anche con licenziamenti di quei lavoratori che sono gli artefici delle vere performance del Gruppo e del suo bilancio.
In questo quadro il Governo deve necessariamente intervenire per far cessare comportamenti strumentali e arroganti con cui le FS sabotano la possibilità di chiudere il contratto di lavoro fermo da 3 anni, ostaggio dei veti incrociati delle Associazioni Datoriali e delle nuove sorprendenti affermazioni dell’A.D. Ing. Moretti, che si è superato sostenendo incomprensibili teorie di “tariffe sindacali” e di sfruttamento del lavoro.
E’ strano e singolare che proprio quelle regole così aggettivate con sillogismi di dubbio gusto, siano le stesse che impropriamente, quantunque denunciate, vengono richieste anche se sostanzialmente inutili e inapplicabili nel composito mondo del Gruppo FS.
Finalmente è chiaro l’obiettivo di FS, sarà ancora più esplicita l’azione del sindacato. Anziché rifiutare il tavolo di trattativa come stanno facendo FS-AGENS-CONDINDUSTRIA, li aspettiamo per misurarci su regole, tutele, salario, produttività, difesa delle aziende, pronti a scambiare significative quote di salario con impianti veri di patti di produttività, probabilmente sconosciuti al sistema delle Relazioni Industriali del Gruppo FS.
Roma, 29 luglio 2011