La mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile

sabato 27 novembre 2010

Se approvata entrera' in vigore dal 2016 Pensioni: 40 anni di contributi non bastano piu'

http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=54488&titolo=Pensioni%2040%20anni%20di%20contributi%20non%20bastano%20piu%27

venerdì 26 novembre 2010

La mamma dei cretini è smpre incinta






Due, tre episodi sgradevoli, poca cosa, ma che certamente in momenti poco rassicuranti per la PAX piemontese, creano di fatto un vullus tra i colleghi che credono in una possibilità ad avere una  certezza nel futuro. Un azienda che ormai mette uno contro l'altro, che usa persino la delazione illudendo qualche stolto di essere indispensabile o il meglio.
La strategia delle zucche vuote al comando, le teste di legno a servizio è la modalità usata dai kapò che agiscono con tali modi pensando che domani loro saranno i meglio Altri fortunatamente sanno cosa fanno, ma sono pochi aihnoi
Due, tre episodi, togliere l'informazione contrattuale dagli spazi dedicati al sindacato è da STOLTI, specialmente se i responsabili sono individuabili. Poca intelligenza proprio poca e visibilità zero, la nebbia ha avvolto definitivamente la poca materia grigia delle manine d'oro che in questi giorni tolgono le notizie pubblicate per i colleghi. Mi auguro che un rapido rinsavimento faccia da collante in questo strampalato mondo ferroviario piemontese e riporti le ragione a sostituire la stoltezza.
Egregi se proprio vi da fastidio l'informazione, cacciate la testa sotto la sabbia, almeno NON farete danni ai lavoratori delle ferrovie.

martedì 23 novembre 2010

UTILITY PERSONALE DI BORDO isr

 Per qualsiasi richiesta e suggerimento scrivete a : pda.palmare@gmail.com

SINTESI DELL'ACCORDO DEL 17 NOVEMBRE

LA CONTINUAZIONE IN FONDO AL BLOG AL SETTORE " PAGINE"


lunedì 22 novembre 2010

LA UILT NAZIONALE ATTENTA ALLA DIFESA DEI LAVORATORI



Roma, 18 novembre 2010


Redazione La Repubblica

c.a. Dott. Marco Bettazzi


Egregio dott. Marco Bettazzi,

nel leggere il Suo articolo del giorno 11.11.2010 pubblicato sulla prima pagina di Repubblica siamo stati colpiti da una frase che viene ripetuta spesso “ pausa sigaretta”.

Senza voler nulla togliere alla necessità di migliorare il servizio che Trenitalia deve offrire alla clientela, anche alla luce dei nuovi competitor che si stanno affacciando sul mercato, ci preme sottolineare che è nostro interesse, ed è tempo che lo richiediamo inascoltati, offrire maggiore qualità ed efficienza; purtroppo Trenitalia non è interessata ad un confronto serio ed efficace sull’organizzazione del lavoro, tant’è che, ad oggi, la Società si è ben guardata dall’avviare un programma trasparente preferendo agire a caso.

Per tornare al Suo articolo, riteniamo necessario rilevare alcune imprecisioni che abbiamo evidenziato nel Suo scritto.

1) I lavoratori delle biglietterie operano davanti ai videoterminali in modo sistematico e abituale per non meno di venti ore settimanali, quindi, come previsto dal D.lgs 81/2008 e prima ancora dal DLgs. 626/94, hanno diritto a 15 minuti di pausa ogni 2 ore. Per esplicita previsione di legge, tali pause non sono riassorbibili da riduzioni di orario in quanto sono state introdotte a salvaguardia della salute e della sicurezza del lavoro.

2) Il D.lgs.66/2003 all’art.8 p.1(pause), recependo una Direttiva UE, prevede qualora l’orario giornaliero ecceda il limite di 6 ore un intervallo per pausa ( non inferiore ai 10 minuti) ai fini del recupero psicofisico. Tale pausa è stata recepita nel nostro CCNL nella misura di 15 minuti.

3) La “pausa” viene utilizzata dai fumatori (negli ambienti di lavoro non esistono spazi dedicati a loro) anche per fumare una sigaretta, ma per tutti è orario di lavoro a tutti gli effetti e viene utilizzata per svolgere altre attività di supporto: fotocopie, telefonate, contabilità, aggiornamento professionale, e non ultimo, curare anche le macchine self-service; in una parola retrosportello.


Non volendo appesantire, con questioni eccessivamente tecniche, questa nostra precisazione,ci preme però sottolineare che il Suo articolo, ad un lettore poco attento, potrebbe far percepire il lavoro del “bigliettaio” (in realtà Tecnici specialisti commerciali) come un’attività semplice e di tutto riposo che, in aggiunta, ha anche molte pause. Non è assolutamente così, i colleghi devono soddisfare in tempi ristrettissimi le più svariate richieste della clientela (“mi parte il treno”), devono rimborsare biglietti e dare anche informazioni.

Come UILTRASPORTI non ci siamo mai sottratti ai confronti con le Ferrovie, per migliorare il servizio offerto alla clientela e rendere il lavoro produttivo, ma vorremmo evitare che un settore così delicato e ricco di lavoratori altamente professionali e disponibili, venga considerato dalle migliaia di lettori della Sua Testata come una lobby di privilegiati che non vuole perdere, nemmeno, le sue “pause”.

Il Suo giornale è sempre molto attento a riportare i fatti nella loro reale portata. Bene, è Trenitalia che, eliminando le pause, ha disatteso le norme.

Pronti ad un confronto. Cordialità.


Il Segretario Nazionale


Luigi Simeone 


domenica 21 novembre 2010

LA NOSTRA VISIONE è GIà CONDIVISIBILE

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