La mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile

giovedì 17 ottobre 2013

mercoledì 16 ottobre 2013

Privacy, aziende non possono spiare navigazione web dipendenti



È illecito monitorare in modo sistematico e continuativo la navigazione in Internet dei lavoratori. Il principio è stato ribadito dal Garante privacy che ha vietato ad una società il trattamento dei dati personali di un dipendente e ha segnalato il caso all'autorità giudiziaria.La sentenza parla chiaro, monitorare l'attività on line di un dipendente è illegale, infatti, controllare le sue sessioni di navigazione sul Web sarebbe lesivo per la libertà e la dignità dei lavoratori che in questo modo vedrebbero violata la propria privacy.La Italian Gasket S.p.A. aveva preso la decisione di licenziare un suo dipendente durante il novembre del 2007 in seguito ad un'attività di sorveglianza online durata ben nove mesi e operata attraverso il programma Squid.Al dipendente era stato contestato un numero eccessivo di download abusando della banda messa a disposizione dall'azienda tramite i computer destinati al lavoro d'ufficio; tutta l'attività sul Web del dipendente era stata registrata.Nel definire il reclamo il Garante ha riconosciuto le ragioni del dipendente.L'installazione di un software appositamente configurato per tracciare in modo sistematico la navigazione in Internet del lavoratore viola, infatti, lo Statuto dei lavoratori, che vieta l'impiego di apparecchiature per il controllo a distanza dell'attività dei dipendenti. Peraltro la società non aveva neanche provveduto ad attivare le procedure stabilite dalla normativa qualora tale controllo fosse motivato da «esigenze organizzative e produttive» (accordo con le rappresentanze sindacali o, in assenza di questo, autorizzazione della Direzione provinciale del lavoro).Il Garante ha ritenuto, infine, che la società sia incorsa anche nella violazione dei principi di pertinenza e non eccedenza delle informazioni raccolte, poiché il monitoraggio, diretto peraltro nei confronti di un solo dipendente, è risultato prolungato e costante. In base alle Linee guida fissate dall'Autorità i datori di lavoro possono infatti procedere a eventuali controlli ma in modo graduale, mediante verifiche di reparto, d'ufficio, di gruppo di lavoro prima di passare a controlli individuali.

martedì 15 ottobre 2013

Abbattere le burocrazie per una vera democrazia!

Credo fermamente che in una società democratica, la condivisione tra le parti, nelle scelte che assieme queste vadano poi a rappresentare, diritti, doveri, necessità di una categoria o di categorie più diffuse, ma facenti capo a costoro che intendono esserne rappresentanti riconosciuti, debbano  essere l'asse portante di un mondo di pari doveri e pari diritti, l'ormai consuetudini di scambio tra il mio bisogno ed il diritto è divenuta la moneta più ingovernabile tra i diritti generali, anche in termini di comunicazione. Importantissima dal mio punto di vista, comunicazione che diviene pesante e con tempi inconciliabili con la società attuale, quando l'interesse è viscerale e magari all'interno della proposizione generale, sacrosanta, nasconde la guerra di potere tra sigle e che l'oggetto del contendere non sia poi il diritto generale, ma la la posizione di politiche più o meno lecite che un sistema corrotto dilaga nella miscellania d' interessi personali che ciascuno dei componenti delle parti propone, celando il mero interesse con politiche di equanimità, in tal caso infangata da costoro dimentichi della loro essenza e dei mandati per politiche del diritto a loro assegnati.
Noi ci auguriamo che in questo solco NUOVO si riesca a ricondurre l'interesse dei lavoratori interessati ad essere rappresentati da chi fa per loro da megafono sui loro diritti e non sul bisogno di uno. Esattamente questo. A presto G

venerdì 11 ottobre 2013

praticamente innocuo: La Cgil rinnega la Consulta e se stessa: niente ta...

praticamente innocuo: La Cgil rinnega la Consulta e se stessa: niente ta...: La Costituzione è sacra, ma solo quando fa comodo. Hanno combattuto con le unghie e con i denti per quasi due anni contro la Fiat di Sergio ...

mercoledì 9 ottobre 2013

giovedì 21 febbraio 2013

MOBBING..............DAL WEB LA REALTA'

Come è possibile che a un lavoratore come te con la professionalità che hai e la dedizione al lavoro che tieni possa essere successo questo?Io rispondo è vero sono vittima,ma la vera vittima è il mio persecutore. La mia risposta lascia non poche incredulità a chi l’ha ricevuta e allora gli spiego il perché. Io sono vittima perché non vivo di alibi,di sotterfugi,non creo situazioni per evitare il lavoro,mi identifico come uno che fa crescere l’azienda(basta vedere il mio curriculum lavorativo),quindi sono vittima perché ho una altissima dignità del lavoro,quella dignità che il mio persecutore non ha. Il mio persecutore è meno competente di me, ciononostante è riuscito a conquistare il potere. Non dispone di predisposizioni personali per amore, gioia, gioco, creatività, non riesce a dare e a condividere. A lui si sono unite persone deboli e insicure. Si identificano con l’aggressore, temendo di non diventare loro stesse le vittime. Attraverso il mobbing, il mio persecutore nasconde l’impotenza in un’altra sfera della sua vita. Il mio persecutore, intorno a se,ha creato un gruppo, nel quale può manifestare il suo potere e il proprio valore personale. Il mio persecutore soffre di inferiorità (dietro ogni prepotenza sta un’impotenza). Esercitando il mobbing, ha cercato di proteggere la propria posizione dominante, cercando di eliminare colui che sta sulla strada del suo successo.Sono molto convinto che si comporta in questo modo per la paura di non essere apprezzato abbastanza. Il mio persecutore ha creato situazioni in maniera cosciente, con l’intenzione di danneggiarmi,avendo come scopo quello di farmi abbandonare il posto di lavoro. Questo è il suo tipico modo di comportamento perché si sente minacciato (la sua carriera a rischio). Il mobbing, lo ha incominciato in maniera incosciente, perché il mio persecutore semplicemente NON CONOSCE UN ALTRO MODO DI COMPORTAMENTO. Sono stato scelto come "capro espiatorio"  per offrire l’occasione a tutti gli altri di dimostrare quanto è forte e competente.
La vittima sono io, ma lo è di più il mio persecutore.
A fronte della mia esperienza devo dare un consiglio a tutti quei lavoratori.Se nella vostra mente resta un pensiero ossessivo di un episodio lavorativo che vi ha colpito liberatelo non portatelo dentro eviterete di pagarne a livello di salute.

Sto raccogliendo le prove per presentare una denuncia per mobbing

lunedì 11 febbraio 2013

WELFARE AZIENDALE FSI

Pienamente operativa l’assistenza sanitaria integrativa per tutti i dipendenti di
Ferrovie dello Stato Italiane SpA, Trenitalia SpA, Rete Ferroviaria Italiana SpA,
Italferr SpA, Ferservizi SpA, FS Sistemi Urbani Srl e Italcertifer SpA.

Per avere informazioni sul Piano Sanitario Integrativo, gestito dalla
Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, per conoscere le modalità di
rimborso delle spese mediche sostenute e le modalità di estensione del Piano al
nucleo familiare - operazione quest’ultima da effettuare entro e non oltre il 28
febbraio 2013 – 
-       
psigruppofs@mutuacesarepozzo.it 
mailto:psigruppofs@mutuacesarepozzo.it
 
www.pianosanitariogruppofs.mutuacesarepozzo.org 
http://www.pianosanitariogruppofs.mutuacesarepozzo.org

Per accedere all’assistenza diretta sono a disposizione:
il numero verde 800-822493 (dall’estero 0039.051.63.89.046), 
attivo dalle 8.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì
l’area riservata del sito
www.pianosanitariogruppofs.mutuacesarepozzo.org
;http://www.pianosanitariogruppofs.mutuacesarepozzo.org.

mercoledì 6 febbraio 2013


CRONACA
06/02/2013 - IL SETTORE CARGO

Lo scalo di Orbassano
per le Ferrovie è di serie B

Mario Virano presenta il progetto Tav che prevede la valorizzazione di Orbassano

Declassato nella riorganizzazione: meglio l’asse Genova-Milano
MAURIZIO TROPEANO
Il piano di rilancio della divisione Cargo del gruppo Fs prevede di fatto il declassamento dello scalo merci di Orbassano che da Centro operativo territoriale si trasforma in semplice presidio perdendo le funzioni di coordinamento e di gestione del sistema delle linee merci e assumendo una funzione di semplice supporto, soprattutto nel campo della formazione, ai centri territoriali operativi di Genova e Milano.  

Le conseguenze  
Personale in esubero - 140 dipendenti - e il rischio di un ulteriore diminuzione del traffico merci che ha registrato un picco negativo l’anno scorso quando sono stati cancellati 4466 treni programmati. L’allarme arriva da Carmine Esposito, segretario piemontese del sindacato Fast-Confsal. Le sue preoccupazioni nascono dopo la presentazione da parte delle Ferrovie del piano di riorganizzazione aziendale il 7 gennaio a Roma. Un piano che tutte le organizzazioni sindacali hanno respinto al mittente ma che ha lasciato il segno perché lo scalo di Orbassano viene dimensionato a favore di Milano e Genova.  
«La nostra preoccupazione nasce dal fatto che il piano prevede l’unificazione delle due officine di manutenzione ma, soprattutto la perdita del ruolo di programmazione e gestione dei macchinisti, del personale tecnico e del controllo delle merci: formazione dei convogli e dei mezzi di trazione». Tutto spostato verso Milano e Genova che restano due dei cinque impianti operativi cargo in Italia. Ancora il sindacalista: «Purtroppo nel corso del 2012 abbiamo registrato un picco negativo del traffico merci sull’impianto di Torino: su 32290 treni programmati ne sono stati realizzati meno di 28 mila mentre nel 2011 e nel 2010 il delta negativo era di poche centinaia di treni». Aggiunge Carmine Esposito: «Il piano di riorganizzazione sembra privilegiare l’asse Nord-Sud quello che da Genova via Milano arriva fino a Rotterdam piuttosto che quello est-ovest». 

La valorizzazione  
Per intenderci, il tragitto della nuova linea ad alta capacità Torino-Lione. L’Osservatorio guidato da Mario Virano ha previsto la valorizzazione dello scalo di Orbassano con un investimento di 500 milioni con l’obiettivo dichiarato di trasformare l’area di Orbassano nel polo più importante del Nord-Ovest. Resta da capire se questo progetto di valorizzazione del territorio tanto caro a Virano rimane valido a fronte del calo del traffico merci e di un progetto di riorganizzazione presentato dal gruppo Fs. Un altro Esposito, Stefano, parlamentare del Pd e uno degli ultrà del fronte Si Tav ha deciso di mettere nero su bianco questi dubbi: «A questo punto mi chiedo come il progetto Tav su Orbassano possa conciliarsi con il declassamento e la significativa riduzione di personale attualmente in discussione. Non vorrei che mentre enti locali e Osservatorio lavorano ad un obiettivo Rfi operasse in una direzione opposta».  
Nella lettera che l’onorevole ha inviato al ministro Passera, a Virano e ai vertici di regione, provincia e comune di Torino Esposito sottolinea come «il declassamento di Torino e lo spostamento dell’asse verso Milano, sarebbe funzionale alla ulteriore valorizzazione degli scali di Novara e di Domodossola». Un progetto che negli anni passati le Ferrovie hanno accarezzato anche con il supporto di sponde politiche nel centrodestra. Da qui la richiesta di intervento: «Non devo certo spiegarvi quali sarebbero le conseguenze di una scelta diversa da quella che è stata faticosamente concordata».  

martedì 5 febbraio 2013

Sciopero TPL che altri non in"DICONO..............."

DETTAGLIO SCIOPERO
SettoreTrasporto Pubblico Locale

Azienda Gtt Torino

SindacatiFaisa-Cisal, Fast-Confsal
Data Sciopero 09/03/2013
Modalità24 ore con rispetto delle fasce di garanzia(06:00-09:00-12:00-15:00 servizio urbano e metropolitana)

LocalitàTORINO

RilevanzaAziendale

Data Proclamazione01/02/2013

mercoledì 16 gennaio 2013

CARGO alla frutta!


Prosegue il confronto con Trenitalia sulle problematiche della Divisione Cargo con la presenza della Holding FS.

Da parte della Dirigenza della Divisione Cargo sono state illustrate una serie di azioni che dovrebbero permettere di mantenere la produzione a 30 milioni tr/km con una quota di mercato assestata al 70% (in pratica l'attuale produzione) ma determinando i 1084 esuberi di personale già dichiarati nelle precedenti riunioni.

Tali azioni passano dal completo smantellamento delle gestioni merci, dalla riduzione dell'attuale reticolo e dalla modifica radicale dell' Organizzazione del Lavoro che, per quanto riguarda la Produzione, poggia su GOR, COT ed Impianto Treno.

Oltre a ciò vi è stata la riproposizione dei tagli nel settore commerciale e a livello di Staff.

Anche nella trazione si determinerebbero, nella proposta aziendale, esuberi di circa 258 macchinisti a seguito di un allungamento delle tratte e di un utilizzo maggiore dell'equipaggio misto. Ulteriore conseguenza di ciò sarebbe una rivisitazione degli impianti di trazione e del personale adibito al 303.

Abbiamo chiesto di conoscere gli allacciamenti e la distribuzione dei servizi di produzione.
In relazione alla richiesta di ulteriori dati sulle attuali attività e consistenze degli impianti, la Holding FS ha proposto l'esigenza di un ulteriore aggiornamento fissato per oggi 16 gennaio 2013.

La Dirigenza della Divisone Cargo ha fatto presente che il nuovo scenario si andrà progressivamente definendo entro la fine del corrente anno e non al 31 gennaio 2013 come precedentemente espresso.

mercoledì 9 gennaio 2013

il Comitato esecutivo dei sindacati autonomi Train Europe ALE

Il 9 Gennaio 2013, il Comitato esecutivo dei sindacati autonomi Train Europe ALE ha incontrato Brian Simpson, gli Stati membri dell'Unione europea e presidente della commissione per i trasporti e il turismo, il Palazzo del Parlamento Europeo a Bruxelles.

L'ALE è stato invitato alla prima riunione ed è stato in grado di presentare la struttura e gli obiettivi. Altri Stati membri dell'UE erano presenti e domande specifiche al Consiglio ALE.
Questo incontro è un primo fondamento è stata posta con l'obiettivo di includere l'ALE come partner a pieno titolo nel dialogo sociale per il settore ferroviario. Rispetto al quarto Trasporto patto l'Unione europea ha chiesto alla ALE per inserire direttamente le loro preoccupazioni.

L'ALE rappresenta nei paesi membri oltre il 50% del personale locomotiva attiva e dovrebbe essere riconosciuto a livello europeo.

Parallelamente ai negoziati con l'UE a me l'ALE ha contatti ufficiali mi europea dei lavoratori dei trasporti della Federazione ETF registrati. Lo scopo di questi contatti è quello di chiarire le condizioni in cui si verifica la ALE insieme con l'ETF e gli elettrocateteri trattative. L'ETF è un'organizzazione che i sindacati della ferrovia, trasporti su strada e della logistica, shipping, porti e banchine, vie navigabili interne, aviazione civile, pesca e servizi turistici rappresenta.

VSLF No. 389, 9 Gennaio 2013 HG

martedì 1 gennaio 2013

Mobilità sostenibile: Torino la città Eco-Mobile d'Italia

Torino si conferma la città più 'eco-mobile' d'Italia nel 2011. Lo rivela il sesto rapporto 'Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città in riferimento al 2011, elaborato da Euromobility con il contributo di Bicincittà e Fit Consulting e con il Patrocinio del ministero dell'Ambiente.
Torino vince ancora con il suo servizio di trasporto pubblico abbinato ad una flotta di biciclette condivise e ad un servizio di car sharing tra i più efficienti della penisola, a una quota superiore alla media di auto a basso impatto ambientale e a un basso tasso di incidentalità e mortalità sulle strade cittadine. 
http://www.trasporti-italia.com/citta/mobilita-sostenibile-torino-la-citta-eco-mobile-ditalia-720.html