…in un ambiente lavorativo che non lo
è. Capita purtroppo di ritrovarsi in un luogo di lavoro che ha perso
la sua etica e persegue obiettivi che non coincidono più con i
nostri, come la competizione sfrenata e la voglia di emergere ad ogni
costo. Come fare allora a continuare a lavorare (essendo oggi così
poche le chance di cambiamento) con una cultura aziendale che ci è
estranea continuando a mantenere saldi i nostri principi? Ecco alcuni
consigli da seguire.
1. Siamo affidabili
La fiducia è uno degli
elementi fondamentali nelle nostre vite in generale. È importante,
soprattutto per i capi, sapere di potersi fidare di qualcuno.
Dimostriamo che se qualcosa va male, può contare su di noi perché
si possa giustificare l’accaduto.
2. Teniamoci al di sopra dei rimproveri
Manteniamo la linea di
comportamento che noi riteniamo corretta, facciamo quello che faremmo
se fossimo soli al mondo. Non facciamo qualcosa solo perché crediamo
sia quello che ci si aspetta da noi.
3. Diciamo no qualche volta
È vero, è difficile dire di
no al capo. Tutti vorremmo essere allineati. Ma spesso il pericolo in
cui incorre chi ha più potere è quello di nascondere le proprie
debolezze e farsi isolare dal mondo, allontanandosi dalla realtà. Se
lo riteniamo giusto, rifiutiamo quello che ci viene chiesto.
4. Guardiamoci le spalle
Ricordiamoci che tutto quello
che facciamo può esserci rivolto contro. Oggi è molto semplice
riconoscere l’ipocrisia al lavoro. Le vecchie generazione erano
brave nel nascondere gli errori. Ora viviamo in un’epoca di grande
trasparenza per la facilità di accesso ai dati. L’attenzione da
parte nostra perciò deve essere doppia.
5. Modelliamo il nostro profilo
Consideriamo il nostro atteggiamento verso il mondo. Siamo aperti agli altri o innalziamo barriere, soprattutto quando sappiamo di essere in torto? Cerchiamo di valutarci obiettivamente e di correggere il tiro. Chiediamo alle persone di cui ci fidiamo quali sono i campi in cui abbiamo margine di miglioramento. Rendiamoci più disponibili verso gli altri.6. Tagliamo i rami secchi
Rivediamo il nostro network di
conoscenze e abbandoniamo chi riteniamo non segua i nostri stessi
standard. Anche se ci consideriamo una persona forte e indipendente,
subiamo sempre un po’ l’influenza di chi ci sta accanto. Quindi
circondiamoci di persone positive. Invece di giustificare il
comportamento altrui, chiediamoci se ci piace avere vicino persone da
dover giustificare.
7. Valutiamo il nostro comportamento
Siamo sinceri e affidabili,
oppure ci prendiamo gioco delle persone? Non importa da quanto tempo
conosciamo un collega o un cliente, non diamo mai per scontato il
nostro rapporto. L’arroganza e la noncuranza ci rendono agli occhi
degli altri diversi da come vorremmo essere percepiti. E minano la
nostra credibilità e la possibilità di riscatto.
8. Chiediamo e diamo feedback
Ricordiamoci di dare e chiedere
spesso feedback alle persone con cui lavoriamo. Questi scambi
regolari sono l’impalcatura su cui costruire la fiducia reciproca.
Cerchiamo di giostrarci al meglio tra comunicazione formale e
informale, in modo da creare complicità oltre che trasparenza.
Essere affidabili per gli altri è il modo migliore per indurre gli
altri a esserlo con noi.
9. Gestiamo il rischio
Riflettiamoci bene prima di
accettare di fare qualcosa che ci viene richiesto. Consideriamo le
implicazioni. E verifichiamo la nostra “bussola etica”. Se non ci
piace, cambiare direzione sarà un gran favore fatto al nostro capo,
all’azienda e a noi.
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