La mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile

venerdì 18 marzo 2011

Fs/ Moretti: In piano industriale puntiamo su merci e pendolari. L’ad: “Noi lanciamo la nostra sfida, bisognerà schierarsi”

Roma, 10 mar. (TMNews) –
Traffico merci e problemi dei pendolari delle grandi città. Su questi due temi si punterà nel piano industriale di Fs che, come conferma l’ad del gruppo ferroviario, Mauro Moretti, è ancora in fase di costruzione. Ma è su questi due punti che sicuramente dai vertici di Fs “partirà una sfida: alle organizzazioni, ai sindacati, alla politica”, ha detto l’amministratore delegato.
“Il Paese – ha detto Moretti a margine della presentazione del “Treno verde” – ha bisogno che le merci vengano portate in treno, non per i piccoli tratturi, ma per i grandi corridoi e per tutti i centri intermodali, come interporti o porti grandi. Quello è un compito delle merci e dev’essere il veicolo che va in Europa, sui corridoi internazionali per eccellenza. Noi ci stiamo attrezzando per un piano di sviluppo in tal senso sulle merci. E faremo la nostra battaglia perchè le merci smettano di andare in camion e vadano in treno”.
“Altro grande tema – ha poi spiegato l’ad di Fs – è il problema dei pendolari delle grandi città. Noi siamo pronti a moltiplicare tutto quello che dobbiamo fare come impresa, però ci vogliono anche più soldi perché altrimenti non ci sono mezzi sufficienti per dare il servizio, soprattutto la mattina, alla gente che va verso le grandi città, soprattutto verso Roma e Milano”.

martedì 15 marzo 2011

il verbale daccordo

esodo passeggeri Trasporto Regionale Piemonte

esodo passeggeri N/I

domenica 13 marzo 2011

Torino - Milano il TREno NORD ovest è servito. Chiedilo ai governatori regionali cosa ne pensano.

Poche finestre si aprono sullo scenario di dove il Piemonte a vocazione regionale  "DICONO", stia andando. L'analisi degli ultimi tre anni trascorsi, però comiputamente danno il profilo di come l'evoluzione dell'abbandono del servizio pubblico per il Paese, non è da nessuna forza politica preso in considerazione. Riprova ne è la bassa produttività registrata dal settore Lungo percorso dettata unicamente da logiche prettamente di mercato da un' azienda che comunque è quotata nella borsa SERVIZI ed appartiene ad un preciso ministero di governo.
La rana nella pentola già da tempo si è acclimatata, siamo allo scioglimento della seconda partita dell' Impresa Ferroviaria, persino la sua cultura  viene duramente colpita, senza eccezione alcuna.
Il chiedere ancora oggi di non abbandonare il servizio treni, a scapito dell'unità lavorativa, avrà questa fine d'anno l'apice del compimento dell' operazione Grande Nord.
La TRENORD sarà a nostro parere, la formazione di combattimento per aggregare il trasporto locale piemontese a Nuove Società di trasporto con culture diverse che daranno adito all'azienda stessa a creare situazioni conflittuali tra i lavoratori di diverse culture aggregati a forza in uno stesso contenitore. 
In questo è fortemente colpevole la politica dello struzzo adottata da sempre da parte della classe dirigente di un determinato settore, che per logiche da pollaio, la difesa dei miei e solo dei miei fedeli e guai a quello che non è iscritto mio va da se lasciando macerie di politica di interesse generale per favorie l'eletto. 
O peggio di coloro che si vantano di applicare il diktat della loro conferenza d'organizzazione col rinnovamento strombazzato, pescando nel solito laghetto il loro adpti con la cooptazione spinta e senza ritegno. Così l' apertua e l'inaugurazione di nuove sedi diviene notizia ghiotta giornalisticamnete parlando, mentre nel frattempo l'ombra scura della CIG si inizia ad intravedere.
Logica assolta appieno e sottoscritta dalle bieche conduzioni che queste dirigenze applicano ai tavolio di contrattazione, una volta sollevandosi dal firmare accordi importantissimi. Leggi Fondo ordinario, i ritardi ne sono una conseguenza??? Dicevamo sottoscritta, ma forse meglio sarebbe NON firmatari dell'accordo territoriale, utilizzato come ultimo tentativo emostatico all'emoraggia di deleghe che inesorrabilmente somiglia allo tzunami giapponese, daltronde chi usa i trucchi rimarrà truccato( non divenire mai canuti corrisponde al  non accettare l'età della saggezzza, dicono). 
I ferrovieri dovrebbero leggere al futuro dei loro figli e non al turno di domani mattina, anche se è quest'ultima osservazione che ti permette di organizzarti la vita. Ma questo modo non è altro che il frutto della cultura del precariato che è stata insitamente voluta in questo lustro trascorso e da parte aziendale e da parte di taluna dirigenza occupata a guardare dalla scrivania chi lavora onestamente, o peggio utilizza il proprio posizionamento col sistema della compravendita, il suo posto di dove stare per cosa fare. 
Il futuro visto nell'insieme di questo puzzle, del trasporto ferroviario , ci offre un sistema  veramente lontano da essere perno della mobilità di massa e le NON politiche di massa sostenute da interessi di bottega, aiutano chi non intende più occuparsene. Le problematiche, il dramma quotidiano del TPL ,con la resistenza di chi ha in mano i Cordoni della Borsa, ci offrono oggi una scena straziante di come l'interesse del lavoratore delle ferrovie sia variegato, ma ci pone una precisa domanda: Se non intendo ripianare con ingressi le carenze attualmente evidenti per il corretta svolgimento del servizio di TPL, non sarà che questa resistenza sia solo il temporeggiare prima di arrivare, dopo aver costituito TRENORD a costituire TRENORD-Ovest.??
Meditate gente meditate bene, dopo il fondo ordinario, rimane solo quello straordinario. Sarà un 'idea folle, ma i segnali lì ci portano.
Avere i governi regionali preposti all'attività ferroviaria federalistica regionale nel Nord mbhè!? Sai quale la novità! Questa organizzazione sindacale ha regolarmente avvisato e riportato al tavolo di segreteria i programmi da condividere e messo il dito nelle piaga del continuo inutile rimestamento della politica dell'abbandono applicata in questo territorio, ma se le politiche della bottega non cesseranno allora verrà baffone o forse e già qui ed allora varrà la pena NON distubare chi manovra.
AI LETTERATI DEL LUSTRO TRASCORSO L'AUGURIO DI OCCUPARSI SOLO DI SE PERCHE' OCCUPARSI DELL'ALTRO E BENE E' FATICOSO ED A VOLTE PORTA SOLO DISGRAZIE.
Buon diciassette marzo 1861 - 2011  150 anni di UNITA' d'ITALIA oggi pericolosamente tagliata in due

Torino, in provincia di Milano


Accordo quadro contrattazione di 2° livello la cgil torna a siglare gli accordi disconosciuti



UNIONE ITALIANA DEL LAVORO SEDE NAZIONALE SEDE EUROPEA

Segreteria Confederale
00187 ROMA VIA LUCULLO 6 R. DU GOVERNEMENT PROVISOIRE, 34
TELEFONO 47531 1000 BRUXELLES
TELEX 622425
TELEFONO 00322 / 2178838
TELEFAX 4753208 TELEFAX 00322 / 2199834
Roma, 9 marzo 2011
Prot. 08 /11/PP/mm
Servizio: Contrattazione A Tutte le Strutture UIL
Pubblico Impiego e Industria
Oggetto: Accordo quadro salario di produttività


Carissimi,

e’ stato sottoscritto nella giornata di ieri tra CGIL CISL UIL e Confindustria uno schema di accordo quadro territoriale per consentire uno sviluppo della contrattazione di 2° livello utile all’applicazione della detassazione del salario collegato a fattori di produttività e competitività contrattati in azienda o nel territorio.

Lo schema di accordo quadro – siglato unitariamente da CGIL CISL UIL - contribuisce a superare, da un lato, le differenze di approccio sindacale al tema dopo la pubblicazione della circolare congiunta Ministero del Lavoro – Agenzia delle Entrate del 14 febbraio u.s. e, dall’altro, la proposizione da parte di alcune organizzazioni datoriali territoriali di istituti improponibili per la detassazione (come, ad esempio, superminimi individuali, monetizzazione ROL, elemento retributivo di garanzia ecc.).

L’ accordo quadro si colloca in termini sussidiari rispetto ad intese stipulate dalle federazioni di categoria nell’ambito del secondo livello di contrattazione, fa riferimento al ruolo ed ai contenuti dei ccnl ed è, quindi, cedevole nei confronti di accordi categoriali che possano meglio e più dettagliatamente individuare fattori di produttività e competitività in termini estesi.
L’accordo prevede, inoltre, l’informazione da parte delle imprese alle RSU ed ai lavoratori.

La Confederazione è impegnata a realizzare in tempi brevi analoghe intese con le altre controparti al fine di garantire una gestione della detassazione coerente con l’obiettivo di rafforzare la contrattazione di secondo livello.

Le strutture sono invitate a curare la sottoscrizione di accordi quadro sul territorio tenendo conto dell’impianto indicato nello schema convenuto tra CGIL CISL UIL e CONFINDUSTRIA, evitando, tuttavia, una mera replicazione del testo, ma utilizzando lo stesso come riferimento su cui sviluppare elementi di caratterizzazione e di adattabilità mirati agli specifici contesti territoriali.

Cordiali saluti
Paolo Pirani




LA NATURALE EVOLUZIONE DE: Ilfamoso accordo siglato a Roma nel gennaio del 2009 fra UIL – CISL - GOVERNO e parti datoriali, a seguito del quale la CGIL aveva proclamato lo sciopero nazionale, mentre ora, evidentemente perché a corto di memoria storica, sigla tranquillante documenti che contengono i dettami di quel documento.