La mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile

venerdì 30 settembre 2011

La Matita Rossoblu: VAURO: LA SINTESI DELLA SATIRA." IN LAPIS VERITAS"...

La Matita Rossoblu: VAURO: LA SINTESI DELLA SATIRA." IN LAPIS VERITAS"...: RIDERA' BENE CHI RIDE PER ULTIMO

VAURO: LA SINTESI DELLA SATIRA." IN LAPIS VERITAS"

RIDERA' BENE CHI RIDE PER ULTIMO

martedì 27 settembre 2011

ARENAWAYS FFSS E REGIONE PIEMONTE NEL MIRINO.

Pd, Moderati, Udc, Api: non vogliono liberalizzare il servizio
Partita in sospeso Conto alla rovescia per decidere il futuro del primo operatore ferroviario privato: il servizio sulla tratta Torino-Milano e il «treno del mare», diretto in Liguria, sono stati sospesi Guerra aperta sulle ceneri di Arenaways: prima compagnia ferroviaria privata azzoppata dall’Ufficio per la regolazione del traffico ferroviario - e, sostengono i suoi difensori, dal combinato disposto Trenitalia-Regione - subito dopo essersi ritagliata uno spazio nel servizio del trasporto pendolari sulla tratta Torino-Milano.

Il fronte è quello politico, segnato dal fuoco di sbarramento di Pd, Moderati, Udc, Api contro Regione e Trenitalia: entrambe accusate senza mezzi termini di un sodalizio tutt’altro che virtuoso per sbarazzarsi di un rivale. Giovedì il caso sarà trattato in Consiglio regionale dalle commissioni Bilancio e Trasporti. Il vero attacco è partito ieri ad opera dei parlamentari Portas, Merlo, Esposito, Vernetti e Calgaro, affiancati da consiglieri di minoranza e maggioranza (Leo, Giovine, Angeleri). Era presente anche Arena.

Nel mirino, il fenomeno delle liberalizzazioni fasulle e, a cascata, l’ad delle Fs Mauro Moretti con l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino. Il meno diplomatico è stato Esposito: «Questa partita è stata messa in campo da Moretti per chiudere alle sue condizioni l’accordo con la Regione sul contratto di servizio. L’assessore Bonino ha accettato il ricatto». Non solo: «Nell’accordo Regione-Trenitalia sul rinnovo del materiale rotabile le aziende piemontesi non sono state aiutate». «Vicenda segnata dall’irresponsabilità della Regione e dalla responsabilità di Moretti», è intervenuto Giorgio Merlo.

Polemica inaccettabile, secondo la Regione. «Con Trenitalia abbiamo ottenuto l'investimento di 280 milioni in 3 anni in treni nuovi o revampizzati, mentre oltre 60 milioni sono stati stanziati come contributo al 60% alle aziende per sostituire i bus Euro 0 circolanti sulle nostre strade», replica Bonino. Quanto alle accuse di Esposito, e di Merlo, «se credono che Moretti, abbia esercitato o sia in grado di esercitare pressioni indebite procedano nelle sedi opportune, altrimenti, basta con la disinformazione».

Un battibecco che non incide su un cronoprogramma vincolato a scadenze precise: domani sarà pubblicato il bando per la vendita della società, fallita prima dell’estate ed ora in esercizio provvisorio; il 19 ottobre le offerte verranno depositate al Tribunale; il 20 seguirà l’apertura delle medesime.

Tre gli scenari riassunti da Leonardo Marta, il curatore fallimentare: nessuna offerta, alias sospensione della gara; aggiudicazione immediata a seguito di una sola offerta; più offerte sul piatto, quindi aggiudicazione il giorno stesso o il successivo. Offerte che dovranno essere congrue con il valore della società e con la garanzia dei posti di lavoro dei 74 dipendenti formati da Arenaways. Almeno due le cordate in pista: quella messa in piedi da Giuseppe Arena ruota su due imprenditori piemontesi - stando a indiscrezioni uno sarebbe Ambrogio Trasporti, operatore specializzato nella logistica ferroviaria -, cui seguirà un socio olandese (forse Autoslaap, che già affianca Arenaways nei servizi con l’estero); la seconda rimanda al gruppo britannico Arriva, controllato dalle ferrovie tedesche Deutsche Bahn. Interessi motivati dalla prospettiva di sbarcare sul mercato italiano intestandosi una società sana: chi compra, comprerà solo l’attivo, senza affrontare le pendenze legate alla vecchia gestione. Una buona occasione, che esclude da parte del Tribunale ipotesi di svendita.

lunedì 26 settembre 2011

LA RETE FERROVIARIA PRIMA E DOPO LA CURA LIBERISTA DEL GOVERNO E DEGLI EX SINDACALISTI (CGIL)

DOVE CI PORTERA' TUTTO QUESTO?