La mobilità sostenibile

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domenica 18 settembre 2011

Il ccnl della mobilità

L' amministratore delegato: senza l' aumento delle tariffe sarà necessario tagliare

ROMA - Tagli del servizio o aumenti di tariffa. Non ci sono altri rimedi, secondo l' amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, alla riduzione dei trasferimenti statali dal governo agli enti locali. Oggi le Regioni riconsegneranno simbolicamente a Roma i contratti di trasporto pubblico locale, compresi quelli dei treni, che sanno di non poter più onorare economicamente e Moretti, in viaggio su un Frecciarossa Roma-Milano tutto dedicato allo start up delle imprese, chiosa: «Ci sarà un gravissimo problema di restrizione che dovremo ben considerare perché per noi significa perdere introiti. Comunque - ha aggiunto - i contratti hanno validità formale e se le Regioni non vogliono più i servizi ci sono clausole risolutorie, dicano cosa non vogliono più». Il manager è convinto che una soluzione si possa trovare: «Gli enti locali possono razionalizzare i servizi forniti da treno e autobus sulla stessa linea, per esempio, e concentrarli nelle grandi città e nelle ore di punta. E poi hanno la leva delle tariffe che non sono ancora al livello europeo». Moretti si è soffermato su un altro provvedimento della manovra approvata ieri: l' articolo 8 che introduce ampie deroghe ai contratti collettivi nazionali ma che, allo stesso tempo, impone, in particolare alle aziende ferroviarie, di attenersi al contratto di settore. «Una base contrattuale non dovrebbe impaurire nessuno» ha detto Moretti indirettamente rivolgendosi alle imprese private che hanno contestato il richiamo al contratto nazionale. Per Moretti non ha senso concedere deroghe alle aziende in start up, come il concorrente Ntv presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, perché «la nostra impresa ha sei miliardi di debiti che vengono da lontano e deve resistere sul mercato». Per questo l' amministratore delegato ha richiamato Confindustria alla difesa della contrattazione collettiva: «Confindustria - ha detto - deve essere un' organizzazione sindacale e non politica. E sui contratti deve difendere una base contrattuale anche minima ma comune». Quanto al contratto nazionale ormai scaduto, Moretti ha detto che dovrà essere rinnovato entro settembre «altrimenti liberi tutti». Il che equivarrebbe a una disdetta del contratto in corso. A proposito dei conti il manager ha affermato che saranno migliori del 2010 e delle previsioni semestrali. Moretti ritiene peraltro «ancora valida l' ipotesi di emettere bond da parte di Fs, visto che diversi sondaggi ci dicono che la nostra situazione è abbastanza tranquillizzante. Ma in questo momento non abbiamo bisogno di liquidità» ha concluso. Per la fine dell' anno è prevista invece la cessione della rete elettrica che con ogni probabilità vedrà come acquirente naturale Terna: «Ma prima dovrà essere fatta una valutazione della rete da parte dell' Autorità per l' energia». Quanto alla vicenda AnsaldoBreda, che ieri ha visto rincorrersi voci di cessione in Borsa, Moretti ha auspicato che in Italia non vengano liquidate tutte le aziende industriali e ha rimarcato che in altri Paesi si fa di tutto per difendere i «campioni nazionali» dalla concorrenza straniera.

Fonte: corriere.it