La mobilità sostenibile

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venerdì 24 febbraio 2012

Ma perché i conti non tornano?

Il sindacato autonomo parte da una cifra certa: il numero di pensionati iscritti ai sindacati. Numero, certificato dall'Inps, che ammonta a 7.694.048, di cui gli iscritti alle 5 confederazioni sono 4.907.363. Quanto ai pensionati Inpdap, quelli del pubblico impiego, sono 2.785.800, di cui i sindacalizzati iscritti alle 5 confederazioni sono 427.517.
Sommando quindi i 4.907.363 Inps ai 427.517 Inpdap e ai 347.195 'altri', si ottiene la cifra di 5.682.075 di pensionati iscritti alle 5 sigle. Ma il numero dichiarato dalle 5 confederazioni è più alto: 6.957.126. C'è dunque una differenza tra il dichiarato e il reale pari a 1.275.051. E la percentuale di 'scarto', nel caso dell'Ugl, come denuncia la Confsal, raggiunge quota 91,08%.

Secondo la Confsal, però, i conti non tornano anche per i lavoratori del settore privato. Il sindacato autonomo parte dal dato sul totale dei lavoratori in Italia: 23.903.000, mentre il tasso di sindacalizzazione è del 33,8%. Il ragionamento della Confsal continua così: togliendo al totale dei lavoratori quelli del pubblico impiego, si ottiene la cifra di 19.650.000, numero complessivo dei lavoratori del privato. Se a tale cifra si applica il tasso del 33,8% si ottiene il valore massimo di lavoratori del privato iscritti al sindacato, ovvero 6.641.700.

Ma il numero di iscritti a Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal ammonta a 8.623.585 (43,8% come valore minimo, con un 10% in più): il che significa che ci sono 1.965.000 lavoratori iscritti in più.