La mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile

domenica 13 marzo 2011

Torino - Milano il TREno NORD ovest è servito. Chiedilo ai governatori regionali cosa ne pensano.

Poche finestre si aprono sullo scenario di dove il Piemonte a vocazione regionale  "DICONO", stia andando. L'analisi degli ultimi tre anni trascorsi, però comiputamente danno il profilo di come l'evoluzione dell'abbandono del servizio pubblico per il Paese, non è da nessuna forza politica preso in considerazione. Riprova ne è la bassa produttività registrata dal settore Lungo percorso dettata unicamente da logiche prettamente di mercato da un' azienda che comunque è quotata nella borsa SERVIZI ed appartiene ad un preciso ministero di governo.
La rana nella pentola già da tempo si è acclimatata, siamo allo scioglimento della seconda partita dell' Impresa Ferroviaria, persino la sua cultura  viene duramente colpita, senza eccezione alcuna.
Il chiedere ancora oggi di non abbandonare il servizio treni, a scapito dell'unità lavorativa, avrà questa fine d'anno l'apice del compimento dell' operazione Grande Nord.
La TRENORD sarà a nostro parere, la formazione di combattimento per aggregare il trasporto locale piemontese a Nuove Società di trasporto con culture diverse che daranno adito all'azienda stessa a creare situazioni conflittuali tra i lavoratori di diverse culture aggregati a forza in uno stesso contenitore. 
In questo è fortemente colpevole la politica dello struzzo adottata da sempre da parte della classe dirigente di un determinato settore, che per logiche da pollaio, la difesa dei miei e solo dei miei fedeli e guai a quello che non è iscritto mio va da se lasciando macerie di politica di interesse generale per favorie l'eletto. 
O peggio di coloro che si vantano di applicare il diktat della loro conferenza d'organizzazione col rinnovamento strombazzato, pescando nel solito laghetto il loro adpti con la cooptazione spinta e senza ritegno. Così l' apertua e l'inaugurazione di nuove sedi diviene notizia ghiotta giornalisticamnete parlando, mentre nel frattempo l'ombra scura della CIG si inizia ad intravedere.
Logica assolta appieno e sottoscritta dalle bieche conduzioni che queste dirigenze applicano ai tavolio di contrattazione, una volta sollevandosi dal firmare accordi importantissimi. Leggi Fondo ordinario, i ritardi ne sono una conseguenza??? Dicevamo sottoscritta, ma forse meglio sarebbe NON firmatari dell'accordo territoriale, utilizzato come ultimo tentativo emostatico all'emoraggia di deleghe che inesorrabilmente somiglia allo tzunami giapponese, daltronde chi usa i trucchi rimarrà truccato( non divenire mai canuti corrisponde al  non accettare l'età della saggezzza, dicono). 
I ferrovieri dovrebbero leggere al futuro dei loro figli e non al turno di domani mattina, anche se è quest'ultima osservazione che ti permette di organizzarti la vita. Ma questo modo non è altro che il frutto della cultura del precariato che è stata insitamente voluta in questo lustro trascorso e da parte aziendale e da parte di taluna dirigenza occupata a guardare dalla scrivania chi lavora onestamente, o peggio utilizza il proprio posizionamento col sistema della compravendita, il suo posto di dove stare per cosa fare. 
Il futuro visto nell'insieme di questo puzzle, del trasporto ferroviario , ci offre un sistema  veramente lontano da essere perno della mobilità di massa e le NON politiche di massa sostenute da interessi di bottega, aiutano chi non intende più occuparsene. Le problematiche, il dramma quotidiano del TPL ,con la resistenza di chi ha in mano i Cordoni della Borsa, ci offrono oggi una scena straziante di come l'interesse del lavoratore delle ferrovie sia variegato, ma ci pone una precisa domanda: Se non intendo ripianare con ingressi le carenze attualmente evidenti per il corretta svolgimento del servizio di TPL, non sarà che questa resistenza sia solo il temporeggiare prima di arrivare, dopo aver costituito TRENORD a costituire TRENORD-Ovest.??
Meditate gente meditate bene, dopo il fondo ordinario, rimane solo quello straordinario. Sarà un 'idea folle, ma i segnali lì ci portano.
Avere i governi regionali preposti all'attività ferroviaria federalistica regionale nel Nord mbhè!? Sai quale la novità! Questa organizzazione sindacale ha regolarmente avvisato e riportato al tavolo di segreteria i programmi da condividere e messo il dito nelle piaga del continuo inutile rimestamento della politica dell'abbandono applicata in questo territorio, ma se le politiche della bottega non cesseranno allora verrà baffone o forse e già qui ed allora varrà la pena NON distubare chi manovra.
AI LETTERATI DEL LUSTRO TRASCORSO L'AUGURIO DI OCCUPARSI SOLO DI SE PERCHE' OCCUPARSI DELL'ALTRO E BENE E' FATICOSO ED A VOLTE PORTA SOLO DISGRAZIE.
Buon diciassette marzo 1861 - 2011  150 anni di UNITA' d'ITALIA oggi pericolosamente tagliata in due