La mobilità sostenibile

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domenica 11 novembre 2012

Il vizietto Italiano colpisce a destra e manca, MERITO. Una bestemmia tutta italiana!

La lunga lista di figli e congiunti di dirigenti delle varie sigle assunti nell’azienda di trasporto pubblico di Torino. In molti casi, appena entrati in organico, scatta il distacco e vanno a lavorare negli apparati di Cgil, Cisl e Uil

ATTESA alla fermata Gtt

I sindacalisti non perdono l’autobus. In Gtt, azienda di trasporti pubblici di Torino, l’unità sindacale è “cosa di famiglia”. A scorrere l’elenco dei suoi circa 5.400 dipendenti i congiunti di dirigenti di Cgil-Cisl e Uil rappresentano una pattuglia talmente cospicua da lasciar pensare che non possa essere frutto di una casualità ma di un preciso disegno “consociativo” nella sua gestione, almeno nelle politiche del personale. La lista dei figli d’arte è lunga, tra cooptati e vincitori di concorsi pubblici, operai e funzionari: il trasporto pubblico locale evidentemente è una vocazione di famiglia.

A partire dall’ex segretario dei Ds Rocco Larizza, già deputato, senatore e consigliere regionale oltre che dirigente della Fiom-Cgil: il suo erede, Yuri Larizza è stato assunto qualche anno fa, salvo essere dopo pochi giorni distaccato in Cgil. Tra i nomi illustri del sindacato rosso ecco Giacomino Ubertalli, ingaggiato come autista all’Ati Saluzzo, la stessa azienda del segretario Cgil Davide Masera, ma a quanto pare al volante c’è stato poco: subito distaccato anche lui nell’organizzazione di Susanna Camusso. E una soluzione si trova anche quando la famiglia si allarga, come nel caso dei fratelli Totaro, figli dell’ex coordinatore Cgil Giuseppe Totaro. E dei fratelli Cirillo, rampolli dell’ex Rsu Filt e attuale consigliere del Cral Lorenzo Cirillo.

Dalla Cgil alla Cisl, l’andazzo non cambia. Adamo Villani è stato inerito nell’organico di Gtt ai parcheggi ed è il figlio di Tommaso Villani, già assessore a Borgaro, nonché attivista Cisl e consigliere del Cral. Ecco poi Sabatino Basile, responsabile della Filt-Cisl cittadina, entrato in azienda quando papà Antonio era un Rsu dello stesso sindacato e capo impianto al deposito San Paolo. Uguale destino è toccato anche al figlio dell’ex segretario Domenico Gregorio, oggi operaio al deposito di Venaria.

E infine l’ex sindacato socialista, la Uil, dove tra i nomi più celebri campeggia quello di Raffaele Gallo, il più piccolo di una dinastia che trova in Salvatore, storico dirigente Psi, ex consigliere comunale, già responsabile del personale in Sitaf, il proprio capostipite. Il fratello Stefano Gallo è stato nominato assessore allo Sport nella giunta di Piero Fassino, dopo essere eletto a furor di popolo alle ultime amministrative. Raffaele è, invece, responsabile comunicazione del Pd torinese, oltre che impiegato di Gtt. Così come il figlio di Gianni Zanlungo, ex segretario della Uil piemontese (uno che a quanto riportano cronache aziendali “avrebbe sistemato mezza famiglia in quella azienda”) e il fratello di un altro ex pezzo grosso del sindacato, Mario Busuito.

Nei giorni scorsi, un volantino della Faisa-Cisal è tornato sul caso di Marco Mollica, approdato in Gtt dopo che la società per la quale lavorava, la Gesin di Venaria, è stata inglobata dal gruppo torinese. E’ il figlio di Antonio Mollica, numero uno della Uil Trasporti del Piemonte, nonché ex presidente della Consepi, società che gestiva i corsi di guida sicura, tra gli altri anche per gli autisti Gtt. Il tutto “mentre godeva del distacco sindacale Uilt” si legge nel volantino del sindacato autonomo. Poi l’attacco sull'assunzione del discendente: “Gtt assorbe nel proprio organico solo due persone su 20: un funzionario e indovinate ancora chi? Il pargolo di casa Mollica!!!”. In un periodo storico in cui vige il “blocco delle assunzioni, del turnover, e (ci sono ndr) 52 esuberi dichiarati da un’azienda che non ha esitato a procedere unilateralmente alla disdetta di accordi” pregressi.
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/%0A%09in-gtt-la-parentopoli-sindacale%0A-7298.html