03.09.2010 ore 14:51
Ferrovie: Claudiani, non ritardare l’innovazione nelle FS
Gli investimenti insieme con l'adeguamento tecnologico dei mezzi per le FS non dovrebbero essere ostacolati da continui e stucchevoli ricorsi amministrativi che finiscono inevitabilmente per ritardare l'innovazione e nuocere alla concorrenza e al mercato. È questo il commento del Segretario Generale della Fit-Cisl Claudio Claudiani in merito alle notizie rilanciate dalle fonti di informazione circa la sospensione decisa dal Tar del Lazio della gara per i nuovi treni ad alta velocità del gruppo FS.
Il riproporsi in Italia di quella che ormai può essere considerata una consolidata prassi di routine di ricorsi e controricorsi amministrativi in tema di infrastrutture, di trasporti, di gare e di appalti non fa - precisa Claudio Claudiani - che allontanare il Paese da quella modernizzazione che ne costituisce un elemento fondamentale e che già oggi pone seri problemi di competitività in ambito europeo e internazionale.
Occorre garantire rispetto ai processi di liberalizzazione nei trasporti - conclude il Segretario Generale della Fit-Cisl - una reale e leale concorrenza, senza frenare l' innovazione delle società pubbliche, consentendo che i privati si avvantaggino di ulteriori perdite di tempo o lungaggini burocratiche. Il mercato regolato e trasparente ha bisogno di scelte rapide e di investimenti, quelli pubblici non possono indiscriminatamente essere messi in forse da processi burocratici, sovente dovuti non a questioni di merito, bensì ad un improprio senso di competizione. I tribunali se proprio debbono essere chiamati a decidere lo facciano, almeno in questi casi di indubbia utilità pubblica, in tempi rapidissimi.
Il riproporsi in Italia di quella che ormai può essere considerata una consolidata prassi di routine di ricorsi e controricorsi amministrativi in tema di infrastrutture, di trasporti, di gare e di appalti non fa - precisa Claudio Claudiani - che allontanare il Paese da quella modernizzazione che ne costituisce un elemento fondamentale e che già oggi pone seri problemi di competitività in ambito europeo e internazionale.
Occorre garantire rispetto ai processi di liberalizzazione nei trasporti - conclude il Segretario Generale della Fit-Cisl - una reale e leale concorrenza, senza frenare l' innovazione delle società pubbliche, consentendo che i privati si avvantaggino di ulteriori perdite di tempo o lungaggini burocratiche. Il mercato regolato e trasparente ha bisogno di scelte rapide e di investimenti, quelli pubblici non possono indiscriminatamente essere messi in forse da processi burocratici, sovente dovuti non a questioni di merito, bensì ad un improprio senso di competizione. I tribunali se proprio debbono essere chiamati a decidere lo facciano, almeno in questi casi di indubbia utilità pubblica, in tempi rapidissimi.